“I momenti più difficili della nostra vita rappresentano l’occasione migliore per acquisire autentica
esperienza e forza interiore. Chi ce lo insegna? Non il nostro amico e nemmeno il nostro guru, bensì il
nostro nemico.” (Dalai Lama)
Abbiamo incontrato Mella per caso attraverso la pagina Facebook “Una cartolina per Mella – parole di bellezza” e abbiamo scoperto una persona che sta vivendo un momento poco facile ma che fa del suo meglio per non abbattersi e circondarsi di bellezza.
Vive in Puglia ed è un’insegnante, docente di lettere nella scuola secondaria di 1 grado, anche se quest’anno sta ferma in attesa di ritornare più forte di prima a fare il lavoro che ama. La sua è una storia semplice come ce ne sono tante, troppe. Una mammografia di routine che in pochi secondi – basta lo sguardo del senologo – le cambia la vita. Le prime settimane passano senza che lei abbia la forza di parlarne con nessuno, se non con suo marito con cui ha condiviso ogni istante di quest’avventura, occhi negli occhi sempre. Succede poi che inizi a parlarne, con le sue colleghe più vicine, con le sue sorelle, con le amiche e scopre che le fa bene. Condividere con gli altri la alleggerisce, trasforma il peso in qualcos’altro. Questa scoperta è la spinta ad aprirsi, nonostante la timidezza, a rivelare la sua malattia per essere di aiuto anche ad altre donne che vivono la sua stessa situazione.
Parte così il bando di mail art, arte postale, “Una cartolina per Mella – parole di bellezza” e con l’aiuto di un amico il blog “Non solo parole” Iniziano ad arrivare le prime cartoline da ogni regione d’Italia e dal mondo, ogni cartolina è una carezza, ad oggi ne sono arrivate una sessantina, tutte stupende tanto che sta pensando di allestire una mostra per condividere tanta bellezza ricevuta.
In questi mesi ha ripreso a scrivere, la sua passione. Scrive gli articoli per il suo blog e scrive poesie sia con il metodo tradizionale che con il Metodo Caviardage® di Tina Festa di cui, abbiamo scoperto, è Formatrice certificata. Ci siamo incuriosite e abbiamo cercato di saperne di più su questo metodo innovativo e originale. Si tratta di tirar fuori componimenti poetici da pagine di libri e giornali cancellando poi quel che non serve per dar vita a poesie visive.
Mella lo usa da anni, anche con i suoi alunni a scuola, e ha pensato di utilizzarlo per confrontarsi con la malattia, quel cancro che lei chiama “il tulipano nero” e trarne addirittura forza. E così due giorni dopo aver avuto la “sentenza” acquista un libro su una bancarella dell’usato che diventa il suo “compagno di corridoio”. Lo porta con sé ad ogni visita ed esame e a ogni chemioterapia. Come lei, il libro ha visto corridoi e sale d’attesa e le è stato d’aiuto per tirar fuori le parole del dolore, ma anche le parole della possibilità. Il suo sogno è di riuscire a pubblicare questo suo lavoro di mesi, non ancora terminato, come lei non ha ancora terminato la chemioterapia.
Ciò che colpisce in Mella è la convinzione che la cura passi anche attraverso i gesti, gli sguardi, le premure e che la chemioterapia vada accompagnata da una diversa consapevolezza di sé (che parte dalla ricerca di medici competenti e umani e arriva a stravolgere l’alimentazione) e da una buona dose di poesia, di arte, di amore. In una parola di bellezza.
Cosa aspettate a inviarle una cartolina? Trovate il bando sul suo blog www.mellasciancalepore.it sulla sua pagina fb.
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