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Speranza ed azione sono le due parole chiave

Speranza ed azione sono le due parole chiave

Speranza ed azione sono le due parole chiave nei piani strategici personali o professionali.

Sento dire che il futuro è imprevedibile per definizione e che dunque è uno sforzo inutile starci a pensare. Secondo antiche scuole di pensiero interpretate ora in chiave pop quel che serve è pensare al qui ed ora e domani si vedrà. Ci si gode il presente e si evitano delusioni. Questo in linea teorica mi affascina, in pratica no. Potrebbe anche avere senso se non fosse che ogni singola decisione che prendiamo è in realtà una previsione. Quando scegliamo il ristorante dove cenare stiamo prevedendo che mangeremo meglio che altrove. Quando una persona, una manager, o una imprenditrice, o un dipendente scelgono una strada stanno di fatto prevedendo che quella sia quella giusta e che un’altra sia meno efficace.

Ogni decisione che prendiamo per la nostra carriera è una previsione.
Ogni decisione è una previsione.
Ogni azione è una previsione.

Anche se non ci riflettiamo, anche se non proviamo a ragionare.

La speranza in tutto questo è vitale.
Tira via la speranza e diventi un insieme di atomi incoerenti, senza direzione e senza struttura. Tira via la speranza e la tua volontà si dissolve come una macchia in lavatrice a novanta gradi. Tira via la speranza e diventi un budino d’intenzioni che si scioglie appena lo tiri fuori dal frigo delle abitudini comode ma strette. Sperare risolve il dubbio del non essere al posto giusto.L’altra faccia della speranza è la paura. Puoi alimentarla tu questa paura. Possono alimentarla gli altri. In ogni caso quando c’è la paura, la speranza scompare.
Il problema della speranza devi risolvertelo tu.
Devi essere tu disponibile ad avere paura senza mollare. E la sfida è continuare a credere. Nonostante tutto. Nonostante tutti. Ecco cosa è la speranza. E siamo sempre troppo vecchi o troppo giovani per smettere di sperare.

L’azione è altrettanto fondamentale.
Perché anche se nessuno può prevedere con esattezza il futuro, tutti possono però provare a dargli delle spinte affinché sia meno pericoloso e più congruente con i propri desideri.
È sempre stato così nella storia ma in una società così competitiva, e mutevole, la capacità di immaginare scenari, decidere e prevedere, e al contempo creare alternative e piani d’emergenza, sarà sempre più una capacità cruciale. Segnerà il confine tra chi si prende la responsabilità della propria esistenza e chi preferirà scommettere, lasciando il proprio destino alla mercé del caso e del caos.
Agire con speranza risolve. Serve ragionare per rendere il più probabile possibile ciò che si ama vedere realizzato.
Ne parleremo al prossimo Congresso DonnaOn.

Su questo mi piace comunicare, scrivere e fare. Su questo tema ho lavorato da sempre e soprattutto negli ultimi due anni.

“Far raggiungere a individui e organizzazioni i propri obiettivi professionali, mantenendo la propria umanità”
Questa è la sfida che Sebastiano Zanolli si è dato negli ultimi 25 anni e che porta ancora avanti, giorno dopo giorno.
Manager per aziende come Diesel e Adidas, speaker, conferenziere, animatore di talk show e tavole rotonde, Sebastiano sui suoi social condivide messaggi che risuonano per forza emotiva e sincerità e questo lo contraddistingue: i suoi follower lo percepiscono come molto concreto e diretto.

Autore di molti libri di successo tra qui il recentissimo  ” Alternative” ROI edizioni  e  l’ormai famoso “La grande Differenza”  Franco Angeli

farà parte del panel di imprenditrici e imprenditori che ci racconteranno come gestire gli imprevisti e portare avanti i propri progetti.

Articolo scritto da Sebastiano Zanolli per  DonnaON .

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Tacchi: Come non farsi trovare impreparate

Tacchi: Come non farsi trovare impreparate

Nell’immaginario collettivo le scarpe con il tacco rappresentano la personalità di chi li indossa, non solo, amplificano il proprio stato d’animo trasferendolo a chi ci è vicino in quel momento.

Ma allora sono così importanti questi Tacchi? Be se sei qui a leggere questo articolo, probabilmente per te è così. Ma ti dico anche che non c’è una legge scritta e una ricetta che vada bene per tutti.

Certo i tacchi non sono tutto, non rappresentano la soluzione ai tuoi problemi e non sostituiscono la tua esperienza, preparazione, formazione professionale. Sono un di più, sono quell’accento che tu hai la possibilità di mettere a tutto quello che sai e che fai. E lascia che te lo dica, in determinate occasioni possono fare la differenza.

Quando indossi un paio di tacchi, in quel momento e per una frazione di secondo ti senti più TU (passami il termine). Ecco, è proprio quello il loro potere.

L’aspetto importante è non farti trovare impreparata. Per questo è importantissimo imparare a scegliere la scarpa giusta, ricercarne la sicurezza e stabilità e poi, un passo alla volta, iniziare ad allenarsi.

Si perché quando sarai sul palco di DonnaON o nel bel mezzo del meeting che aspettavi da mesi, oppure al colloquio di lavoro che desideravi fare da una vita non potrai far finta di saper padroneggiare i tuoi tacchi che hai scelto di indossare per mostrati più sicura ottenendo però, il risultato contrario.

Quando sarai lì dovrai essere pronta, preparata e per farlo dovrai prendere i tuoi tacchi, indossarli e camminare.

Prima però prepara le caviglie con degli esercizi di riscaldamento, fai delle rotazioni verso destra e verso sinistra (bastano anche 10 rotazioni). Distendi le dita del piede per allungarle e prepararle a ciò che le aspetta. E ora cammina, cammina guardandoti dritta negli occhi senza abbassare lo sguardo. Non puoi permetterti di indossare i Tacchi e non comunicare la stessa cosa anche con gli occhi.

Allenati per almeno una settimana tutti i giorni, prima di quel giorno e proprio con i tacchi che hai scelto di sfoggiare.

Camminandoci imparerai a gestirli, a capire come modulare la tua postura e acquisirai sicurezza nella camminata.

Consiglio importantissimo, non giudicarti mentre fai questo esercizio altrimenti vanificherai il risultato.

Cerca di non restare “ingessata” con le braccia, lasciale oscillare naturalmente e con morbidezza avanti e indietro, senza esagerare.

Vedrai che esercitandoti giorno dopo giorno non sarai costretta a scegliere tra “Tacchi Si o Tacchi No”, anzi i Tacchi diventeranno tuoi più grandi alleati.

 

Articolo scritto da Anna Natale, Speaker congresso DonnaON 2020.

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Lezioni di Pesca – La comunicazione

Lezioni di Pesca – La comunicazione

Immaginate di essere sedute davanti ad un gruppo di persone, apparentemente identiche. Se doveste scegliere qualcuno, su che basi lo fareste?

Su come si presenta, per esempio. Poi su quello che dice, e su come lo dice. Poi magari sull’empatia che si crea tra voi. E poi basandovi su un’altra serie di fattori di diversa importanza. Giusto?

Ecco, la comunicazione della vostra azienda, del vostro progetto o del vostro prodotto segue esattamente le stesse regole. Potete aver creato la miglior offerta sul mercato, con la migliore strategia di marketing e i miglior rapporto qualità/prezzo, ma se non lo dite nessuno lo saprà e sarà impossibile trovare nuovi clienti.

Ecco quindi che una strategia di comunicazione è essenziale per la buona riuscita del piano di marketing (di cui è parte integrante) e per il raggiungimento degli obiettivi.

La comunicazione, oramai lo sappiamo tutti, può essere offline o on line. Off line è tutta quella comunicazione che passa attraverso i giornali, gli eventi, i volantini pubblicitari, le brochures, i libri.

La comunicazione on line è generalmente basata sui social network (facebook, twitter, instagram, pinterest, tik tok), ma non solo. Ci sono i blog, ad esempio, che sono un ottimo veicolo e dei quali dovremmo parlare in un capitolo a parte.

Torniamo ad un livello più generale: come si sceglie il veicolo di comunicazione più adatto al nostro mercato?

Come sempre, dipende. Dipende dal tempo, dai mezzi, dalla capacità di investimento e dal tipo di mercato/clientela (nicchia) che si vuole raggiungere.

La strategia ideale, comunque, non esclude mai totalmente un mezzo, ma cerca di mixare i diversi strumenti creando uno storytelling principale da declinare a seconda del mezzo e del target. L’elemento fondamentale e imprescindibile, indipendente quindi dal mezzo che si utilizzerà, è il contenuto. Qualunque comunicazione priva di un contenuto che venga percepito come un valore da parte di chi lo legge/ascolta/vede, sarà una comunicazione sterile e priva di seguito.

Alla base di tutto ci deve essere uno storytelling creativo e coerente da seguire, un contenuto di valore che appassioni e crei aspettativa per il futuro e lo strumento corretto che lo veicoli.

E in realtà è più difficile a dirsi che a farsi; basta metterci un po’ di impegno e di logica e chiunque è in grado di unire gli elementi e creare un’ottima strategia di comunicazione per il suo progetto.

 

Articolo scritto da Sabrina Antenucci, Speaker congresso DonnaON 2020.

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La Coerenza online

La Coerenza online

Mi capita spesso di leggere un post attirata dal linguaggio con il quale è stato scritto, cliccare sul link e atterrare su un sito completamente diverso da quello che mi aspettavo, con immagini non in linea con quelle del post o con un linguaggio completamente diverso. Questo a dir la verità mi destabilizza un po’

La coerenza è uno dei principi più importanti della comunicazione ed è fondamentale anche sui social.

Un brand è riconoscibile se rimane coerente con i suoi valori e con la sua visual identity. Mantenere lo stesso linguaggio e utilizzare delle immagini coerenti è tranquillizzante nei confronti di chi ci segue perché si aspettano quello, cambiare tono di voce e stile di immagine costringe chi ci segue a rivalutare se gli interessa seguirci o meno. Ecco perché anche quando affidiamo la nostra pagina a terzi è molto importante mantenere un profilo coerente ovunque. Coerenza tra i social, coerenza negli eventi che organizziamo, nella pubblicità offline. Il nostro brand deve essere facilmente riconoscibile, il content e visual identity devono essere una costante.

Inoltre, la promessa di valore fatta nell’annuncio deve essere ripresa anche sulla landing page.

Creare una pagina non vuol dire solo dare un nome o aggiungere una fotografia, ma soprattutto inserire le seguenti informazioni.

  • Logo e/o elemento riconoscibile per gli utenti
  • Immagine di copertina, che rappresenti in modo significativo il business o il brand
  • Descrizione chiara di chi siamo e cosa troveranno su quella pagina

L’aggiornamento costante delle informazioni è fondamentale, Facebook assegna un punteggio a tutto, così come è importate assicurarsi che i contenuti siano in linea con quelli che i nostri fan si aspettano. Anche un semplice adattamento dell’immagine di copertina, affinché sia visualizzata in modo corretto su tutti i dispositivi, utilizzando le corrette dimensioni o l’aggiunta di informazioni complete aiuteranno la tua pagina a crescere.

 

Articolo scritto da Stefania Genoni, Speaker congresso DonnaON 2020.

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Avere un piano che ci permetta di realizzare i nostri sogni

Avere un piano che ci permetta di realizzare i nostri sogni

Il mondo del lavoro sta cambiando, o meglio è già cambiato.
Più che un cambiamento penso sia corretto dire che stiamo assistendo ad una trasformazione globale del concetto stesso di lavoro.
E tutto questo sta avvenendo sempre più velocemente, diventa quindi impegnativo sapersi reinventare e adeguarsi alle nuove necessità.
Sono consapevole che non è facile prevedere come sarà il mondo anche solo tra 5/10 anni ma ora più che mai è importante pensarci e fare qualcosa per assicurarci una qualità di vita ottimale.
Spesso incontro persone che non si rendono conto di cosa stia accadendo, senza piani a medio lungo termine, dove l’unico obiettivo è come arrivare a fine mese.
Io credo che avere un piano che ci permetta di realizzare i nostri sogni sia un diritto ma anche un dovere.
Nello specifico, come donna, sono certa che sia nostra responsabilità crearci una sicurezza e indipendenza finanziaria su solide basi che ci permetta di essere parte attiva nella famiglia e nella comunità.
Negli ultimi 20 anni abbiamo creato una realtà che permette alle donne di avere davvero uguali opportunità di successo e gratificazioni, dove essere donna è un plus e non un gap.
All’interno della femminilità ci sono importanti capacità che, valorizzate adeguatamente possono creare dei risultati eccezionali, una tra queste è “l’indole materna” di default che si traduce in una dote nel saper essere migliori “insegnanti” verso gli altri.
L’attuale sistema educativo e sociale è strutturato per creare nella maggior parte dei casi persone allineate e dipendenti a schemi che permettano il controllo e l’ubbidienza.
Grazie alla mia attività, attraverso la tecnica del coaching, facilito molte donne a riscoprire il naturale bisogno di indipendenza e libertà dove una moderna identità imprenditoriale può aprire le porte ad infinite e inedite possibilità offerte dal mercato attuale.
Essere donna significa anche avere la consapevolezza delle naturale capacità di svolgere tanti ruoli. Questa dote è di immenso valore ora più che mai di fronte alle sfide del mondo oggi, un mondo che ha bisogno di leader forti e lungimiranti.

 

Articolo scritto da Julieta Barros, Speaker congresso DonnaON 2020.

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