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Come abbiamo visto nei due articoli precedenti, secondo la Finanza Comportamentale noi esseri umani non siamo poi così razionali come ci piace pensare.

Infatti, a causa della grande quantità di decisioni che dobbiamo compiere ogni giorno, il nostro cervello adotta delle scorciatoie mentali – o euristiche – per semplificare e velocizzare il nostro processo decisionale.

Oltre a questo, in qualità di essere umani – indipendentemente dal genere – siamo tutti naturalmente esposti ad una serie di errori di giudizio noti come distorsioni cognitive o, in inglese, bias.

Cosa sono e come si formano questi “bias”?

Queste distorsioni cognitive rappresentano una deviazione dalla norma e dalla razionalità.
Semplificando: significa che ognuno di noi vede e valuta la realtà in modo diverso in base ad una serie di fattori quali:

  • i propri preconcetti e pregiudizi
  • regole ancestrali ereditarie
  • esperienze passate
  • fattori ambientali
  • fattori sociali

Questo significa che molto spesso anche quando crediamo di prendere una decisione in maniera obiettiva e razionale, in realtà ci stiamo basando su dati soggettivi o ci stiamo lasciando governare dalle emozioni.

Se ricordi, abbiamo visto che prendiamo decisioni istintive nel 95% dei casi.

In sostanza questo si traduce nel fatto che spesso produciamo scelte inefficaci e inefficienti. E questo in ambito finanziario significa perdere denaro. 

Vale davvero per tutti, anche nel caso di persone apparentemente ragionevoli e intelligenti, con un buon livello culturale, che magari ricoprono posizioni di responsabilità verso gli altri.

Nessuno è immune da queste distorsioni, come ti dicevo: uomini e donne, indipendentemente dall’età.
Eppure, secondo le statistiche, qualche piccola differenza tra uomini e donne c’è.

Per quanto riguarda noi donne, il nostro rapporto con il denaro è spesso caratterizzato dall’underconfidence.

 L’Underconfidence è una delle tante distorsioni cognitive, e non è altro che una scarsa fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità.

In contrapposizione con il suo opposto, l’overconfidence – ossia un’eccessiva fiducia in sé stessi e le proprie capacità – che risulta essere una distorsione più frequente negli uomini.

Semplificando, ancora una volta, potremmo dire che nella maggior parte dei casi, laddove la donna si sente più insicura o comunque meno preparata, tende alla cautela. Mentre l’uomo tende ad osare di più.

Attenzione: non sto dicendo che sia così nel 100% dei casi. Le statistiche ci dicono che questo è ciò che avviene nella maggioranza dei casi.

Secondo uno studio della Consob del 2016* infatti, nonostante le donne siano perfettamente in grado di gestire il budget familiare, quando si tratta di decisioni importanti o dinamiche di investimento spesso si sentono inadeguate. la conseguenza è che si affidano al partner o rimangono nell’immobilismo.

* Report on financial investments of Italian households – Behavioural attitudes and approaches

 

 

Articolo scritto da Giulia Fidilio, Speaker congresso DonnaON 2020.

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