da Carina Fisicaro | Nov 27, 2019 | DonnaON, DonnaON PRO, News dal Blog
Come possono aiutare il mio business?
Che tu sia da tempo nel mondo dell’imprenditoria o che tu stia appena iniziando sono sicura che avrai sentito parlare degli infoprodotti. In tutti i casi rimane sempre qualche dubbio: cosa sono veramente gli infoprodotti?
Oggi voglio chiarirti ogni dubbio, spiegarti le caratteristiche degli infoprodotti e dirti la cosa che credo sia più interessante e che deve rimanere chiara: gli infoprodotti possono aiutare il tuo business.
Iniziamo?
Se devo dare una definizione di infoprodotti, senza dubbio direi che gli infoprodotti sono prodotti digitali che contengono informazioni di valore per i tuoi compratori, per i tuoi futuri clienti o studenti e possono essere di tipo educativo e non.
Si basano su tre concetti fondamentali: la tua conoscenza, la tua esperienza e la tua formazione ed hanno il principale obiettivo di risolvere un problema o una necessità concreta mediante un contenuto di valore ed attrattivo.
Si tratta semplicemente di trasmettere ed educare un pubblico interessato ad un tema che tu domini alla perfezione. Un esempio classico di infoprodotto è un e-book, ma esistono moltitudini di altre formati e combinazioni. Bisogna solo trovare quello giusto per te, per il tuo business e per i tuoi clienti.
La principale caratteristica è quella che nel processo di acquisizione e fruizione non c’è quasi interazione umana. Tutto è quanto più automatizzato possibile.
Ma come possono aiutare il mio business?
Gli infoprodotti possono aiutare sotto molteplici aspetti. Per esempio, per guadagnare riconoscimento in un determinato settore, per posizionarti come esperta, per fidelizzare i tuoi clienti e differenziarti dalla concorrenza con un prodotto digitale che ha un tocco ed un’esperienza personale.
Inoltre sono prodotti molto scalabili visto che non c’è un limite di vendita, ovvero ne crei uno e ne vendi 100 o 1000 unità in maniera automatica.
Tutto questo sembra stupendo vero? Devo però dirti che gli infoprodotti non sono la panacea e perchè funzionino bene bisogna lavorare e pianificare bene tutto il processo, prima, durante e dopo la creazione.
Spero che il dubbio su cosa siano gli infoprodotti smetta di ronzare nella tua testa e che tu abbia finalmente ben chiaro cosa sono, a cosa servono e come possono aiutare il tuo business.
Articolo scritto da Lidia Viso, Speaker congresso DonnaON 2020 e selezionata per il percorso DonnaON PRO 2019/2020.

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da Carina Fisicaro | Nov 25, 2019 | DonnaON, DonnaON PRO, News dal Blog
George Eliot scriveva a fine Ottocento: “Non è mai troppo tardi per diventare la persona che avreste voluto essere”. In realtà il suo nome era Mary Ann Evans ed è stata una delle più famose e amate autrici dell’epoca vittoriana.
Perché vi racconto questo? Perché oggi per fortuna non è più necessario utilizzare uno pseudonimo maschile per farsi strada a livello professionale nel mondo del lavoro. Va però detto che alcuni ambiti restano per noi difficili da scalare, ma le statistiche ci dicono che siamo sempre le più preparate, ci formiamo molto di più e abbiamo la capacità di gestire con maggior umanità situazioni complesse.
Questo ci fa onore, ma spesso ci sentiamo inadeguate di fronte ai colleghi uomini che – apparentemente – si dimostrano sempre sicuri di loro stessi con un Ego sconfinato.
E noi possiamo partire da qui!
Siamo più preparate e loro hanno un Ego sconfinato.
Essere freelance: questione di forma mentis
Il primo importante passo per creare o riconquistare il proprio ruolo professionale è avere consapevolezza delle proprie competenze e comprendere quali valori ci contraddistinguono e ci guidano. Potrebbe essere utile, in questo senso, rispondere a queste domande:
- Chi sono?
- Che cosa faccio?
- Per chi lo faccio?
- Come lo faccio?
- Perché lo faccio?
Le prime due domande riguardano la nostra identità e la percezione che abbiamo del nostro valore. Dalle altre risposte comprenderemo il nostro grado di consapevolezza, il cuore del progetto, la sua fattibilità, la motivazione che ci spinge.
Il freelance, lo evidenzia il termine che ci contraddistingue, è costantemente in equilibrio tra LIBERTA’, COMPETENZA E RISCHIO. Avere il giusto mindset o imparare a svilupparlo sarà il nostro primo obiettivo. Essere flessibili, determinati, proattivi, resilienti, organizzati sono solo alcune delle caratteristiche del freelance.
Come ci si arriva? Studiando ogni giorno e aggiornandosi, scegliendo i corsi giusti e le persone da seguire sul web e nella vita, frequentando gli eventi in linea con il nostro progetto.
Stabilito il punto di partenza, avremo maggior chiarezza anche sulle nostre competenze.
Come si fa un bilancio di competenze
Al di là dei test per l’autoanalisi, è essenziale che tu abbia familiarità con le tue caratteristiche personali. All’inizio puoi cominciare questo percorso da sola per iniziare a lavorare e trovare i primi clienti.
Poi, quando sarai pronta a investire su te stessa e sulla tua visione, potrai rivolgerti a un professionista di coaching per correre più veloce e mettere a punto tutti i tuoi servizi più rapidamente.
Prendi un foglio bianco per sentirti libera e sistemalo davanti a te sulla scrivania o sul tavolo della cucina. Ti ci ritrovi? Ti capita di ritagliarti uno spazio di tempo tutto tuo per riflettere la mattina, quando tutti dormono ancora o quando sono usciti di casa?
Ora scrivi di getto e in ordine sparso:
- Quali sono le caratteristiche che senti di avere e gli altri ti riconoscono?
- Quali valori ti animano? Cosa faresti sempre e non faresti mai?
- Quali sono i tuoi interessi professionali?
- Cosa ti piace maggiormente fare?
- In quali ambiti ti sai muovere con leggerezza? Dove ti senti più capace?
Scrivere ci aiuta a chiarire chi siamo oggi e come evolviamo, con le nostre sfumature, paure e punti di forza. Scrivere ci permette di stringere un patto con noi stesse per continuare a migliorare e tendere verso la persona che vogliamo diventare.
A DonnaON condivideremo ogni passaggio di questa fare iniziale per porre le basi del nostro progetto.
E ricorda: aggiornarsi sempre, arrendersi mai.
#InsiemeèMeglio
Articolo scritto da Barbara Reverberi, Speaker congresso DonnaON 2020 e selezionata per il percorso DonnaON PRO 2019/2020.

da Carina Fisicaro | Nov 21, 2019 | DonnaON, DonnaON PRO, News dal Blog
Vorresti aprire una tua attività ma hai già rinunciato in partenza perché pensi di non avere le giuste capacità? Ammiri le imprenditrici di successo ma pensi che tu non sarai mai come loro perché imprenditrici si nasce?
Se queste sono frasi che ti ripeti spesso, ho una buona notizia per te: è possibile trovare una risposta alla famosa domanda: imprenditrici si nasce o si diventa? E sai qual è? La risposta a questa domanda è che imprenditrici si può diventare, come dimostrano le tante storie di donne che sono partite da zero e che, dopo aver superato diversi ostacoli e difficoltà, sono diventate imprenditrici di successo. Mi vengono in mente le storie di imprenditrici come Oprah Winfrey, Zhang Xin e J.K. Rowling. Hai mai sentito parlare di loro? Se ancora non le conosci, ti racconto brevemente le loro storie perché sono sicura che potrai trovare nel loro percorso delle preziose fonti di ispirazione.
Le storie vere di tre imprenditrici di successo.
Oprah Winfrey, dopo un’infanzia difficile inizia ad impegnarsi negli studi e poi intraprende la carriera di giornalista televisiva, non senza ostacoli e difficoltà. Solo dopo diversi anni, Oprah inizia finalmente ad emergere come conduttrice di una propria trasmissione televisiva. Il suo show ottiene molto successo soprattutto grazie al fatto che tratta temi di interesse sociale, che coinvolgono fortemente il pubblico. Da lì inizia la scalata di Oprah al successo con un talk show rimasto seguitissimo per oltre 25 anni, che è diventato palco per ospiti illustri, mantenendo sempre l’attenzione su tematiche sociali. Attualmente Oprah è considerata una delle persone di colore più ricche e influenti al mondo. Ha un patrimonio personale di diversi bilioni di dollari e ogni anno utilizza diversi milioni di dollari per le sue attività filantropiche.
“Quando guardo al futuro è talmente splendente che mi brucia gli occhi”
Oprah Winfrey
Zhang Xin ha un’infanzia difficile, cresce con la madre e all’età di 14 anni inizia a lavorare in una fabbrica di Hong Kong, dedicandosi allo studio durante la notte. Grazie alla sua determinazione e alla sua perseveranza, riesce a mettere da parte i risparmi che le consentono di traferirsi in Inghilterra, dove consegue dapprima la laurea in economia e poi un master a Cambridge. Dopo gli studi ritorna a Pechino e, insieme al marito, fonda la società immobiliare “Soho Cina”. Da quel momento inizia il suo percorso imprenditoriale che la porta a seguire i progetti di costruzione di centinaia edifici commerciali e residenziali in tutte le più importanti città cinesi. Oggi Zhang Xin ha creato un vero e proprio impero immobiliare e realizza progetti in collaborazione con architetti di fama internazionale. Ha un patrimonio pari a diversi miliardi di dollari si impegna in attività filantropiche e sociali, facendo cospicue donazioni per finanziare la formazione universitaria degli studenti cinesi nei migliori atenei del mondo.
“Devi amare quello che fai, ogni palazzo nuovo è come un bimbo che viene alla luce”.
Zhang Xin
J.K. Rowling è una bambina dotata di una grande fantasia e scrive delle favole per intrattenere i suoi familiari. Dopo gli studi letterari, inizia a lavorare come segretaria ma sente che quella non è la sua vita. Si trasferisce in Portogallo dove trova lavoro come insegnante di inglese. In seguito conosce quello che diventerà suo marito e dalla loro unione nasce una figlia, Jessica. Ma il matrimonio non dura e dopo il divorzio inizia un periodo buio, di depressione e di gravi difficoltà economiche. Si trasferisce in Scozia, dove insegna francese e inizia a scrivere “Harry Potter e la pietra filosofale”. Bussa alle porte di molti editori ma riceve numerosi rifiuti fino a quando non riesce finalmente a trovare un editore interessato. Dà li è iniziato il suo straordinario successo editoriale che la porta ad essere oggi una scrittrice plurimiliardaria.
“Sono le nostre scelte che ci mostrano chi siamo veramente, molto più delle nostre abilità”.
J.K. Rowling
Uno dei segreti per il successo è sviluppare la giusta mentalità.
Queste tre donne che hanno creato il loro successo da zero, superando ostacoli e difficoltà senza arrendersi, dimostrano che imprenditrici si può diventare. A questo punto quello che può essere utile per te è capire quali sono stati i segreti del loro successo, oltre alla grande perseveranza che tutte e tre hanno dimostrato.
Ci sono certamente dei segreti per diventare un’imprenditrice di successo e uno dei più importanti voglio svelartelo proprio oggi: una delle chiavi per costruire un’attività di successo è sviluppare la giusta mentalità. E’ quella che viene chiamata la mentalità imprenditoriale. La mente imprenditoriale ha delle caratteristiche ben precise, che possono essere scoperte e allenate. Hai capito bene: anche tu, con il giusto allenamento, puoi acquisire una mentalità vincente, che ti aiuterà a realizzare i tuoi obiettivi personali e professionali, mettendo il turbo alla tua vita e alla tua attività.
Se vuoi scoprire quali sono gli 8 elementi che costituiscono la mentalità imprenditoriale e capire come allenarla per raggiungere il successo che meriti, ti aspettiamo il 6-7-8 marzo 2020 a DonnaON, un evento interamente dedicato alle donne, dove ti parlerò di “Mentalità imprenditoriale: come allenarla per raggiungere il successo nella vita e nel business”.
Articolo scritto da Miriam Bruera, Speaker congresso DonnaON 2020 e selezionata per il percorso DonnaON PRO 2019/2020.

da Carina Fisicaro | Nov 20, 2019 | DonnaON, DonnaON PRO, News dal Blog
Quante volte prese dallo sconforto nel nostro ambiente di lavoro
ci è frullata in testa l’idea di mettersi in proprio?
Si sa, quando siamo alle dipendenze di qualcuno molto spesso ci sentiamo sottovalutate, sottopagate per la mansione che ricopriamo oppure non ci troviamo in linea con i valori dell’azienda per la quale lavoriamo.
Quando accade questo un grande senso di frustrazione e di insoddisfazione balena all’orizzonte e non è infrequente pensare di crearsi un’attività propria nella quale mettere a frutto le nostre esperienze accumulate in anni di lavoro, convinte che basti questo per avviare una attività di successo.
Siamo certe che se sappiamo fare bene quella data cosa all’interno di un’azienda nella quale siamo dipendenti basti semplicemente aprirsi la propria partita iva per veder arrivare i soldi a palate dato che tutti sicuramente continueranno a cercare noi.
Ma sei sicura che questo basti?
Essere delle eccellenti professioniste, saper svolgere al meglio un certo tipo di lavoro (manuale o concettuale che sia) non fa di noi delle imprenditrici di successo.
Bisogna infatti sapere che dietro ad una azienda di successo grande o piccola c’è sempre un imprenditore che ha saputo mettere insieme una serie di competenze ma anche un modello di organizzazione tale che faccia in modo di rendere la propria attività proficua e in grado di generare ricchezza.
Purtroppo queste istruzioni non ci vengono insegnate a scuola e quindi spesso accade che anche se sei dotata di tutta la buona volontà rischi di andare a sbattere contro un muro fatto di burocrazia, regole e sanzioni.
Voglio tranquillizzarti, anche tu puoi essere una imprenditrice di successo se saprai organizzare la tua azienda attraverso pochi semplici passi da fare uno dopo l’altro ma con fermezza e io sono qui per aiutarti in questo.
La parola d’ordine per realizzare il business dei propri sogni è fare, ma con intelligenza e metodo!
Articolo scritto da Sabrina Brunelli, Speaker congresso DonnaON 2020 e selezionata per il percorso DonnaON PRO 2019/2020.

da Carina Fisicaro | Nov 14, 2019 | DonnaON, DonnaON PRO, News dal Blog
“Sono una donna libera io!
Sono forte, imbattibile e ti distruggerò …”.
Ho sentito questa frase uscire dalla bocca di molte delle mie clienti, forti della voglia di distruggere la persona che avevano amato, o creduto di amare e ogni volta ho tentato di modificarla, facendole ragionare su come ogni guerra arrechi ferite e morte. Non fisica, certo, la morte dell’anima però non è migliore e la voglia di distruggere la porta irrimediabilmente con sé.
Forse a qualcuna “sopravvivere” può andar bene, allora questo articolo non fa per lei; credo fortemente che ogni passaggio in questo mondo debba essere fatto di VITA, piena, intensa, vera e la volontà di “distruggere” l’altro la ferisce o, a volte, la uccide. Sì, la uccide: uccide il tuo Vivere, e a morire – o a sopravvivere – sei tu.
Ecco allora l’importanza di stabilire quale è il tuo “Intento”, ovvero il Tuo Fine, il Tuo Perché, la motivazione che muove i tuoi passi. È nel tuo Intento che ritrovi la tua essenza e solo avendolo chiaro potrai portare a termine la Tua missione.
Se ti stai chiedendo come sia possibile chiarire il tuo Intento ti do un consiglio: chiedi prima di tutto a te stessa quale è la Direzione che vuoi dare alla tua vita; cercala in te, nelle “lezioni imparate” dal tuo passato, ricorda poi i tuoi Principi Morali o valori, la tua essenza, chi vuoi essere veramente in questo passaggio nel mondo. Da questa riflessione nascerà il tuo Intento, quando lo avrai chiaro scrivilo a caratteri cubitali e posizionalo dove ti capiterà ogni giorno di guardarlo e fai in modo che sia memorabile, attraente, irresistibile. Vuoi distruggere o concentrarti su te stessa e sulla tua VITA?
“Siamo ciò che desideriamo essere, incolpare gli altri è assai facile. Puoi passare l’intera vita incolpando il mondo, ma i tuoi successi o le tue sconfitte dipenderanno esclusivamente da te”, (Paulo Coelho).
Alla scoperta del tuo Intento fissa il tuo Obiettivo, fai in modo che sia M.A.G.I.C.O. (Misurabile, Attuabile, Grandioso, Identificato, Collocato nel tempo, Onesto), formula il tuo piano d’azione e … goditi il viaggio!
Articolo scritto da Onorina Domeniconi, Speaker congresso DonnaON 2020 e selezionata per il percorso DonnaON PRO 2019/2020.

da Carina Fisicaro | Mar 9, 2019 | DonnaON, News dal Blog
Abbiamo visto l’importanza delle basi, abbiamo preso in considerazione altri strumenti di comunicazione oltre i social. Cosa ci rimane?
Quello che per ogni comunicatrice è la parola d’ordine: pianificazione.
Ci vengono in aiuto due strumenti indispensabili: il piano editoriale e il calendario editoriale.
Come prima cosa una precisazione: il piano editoriale e il calendario editoriale sono due cose ben distinte, seppur dipendenti l’una dall’altra, che in rete vengono spesso confuse e descritte in maniera errata.
Il piano editoriale è la base della comunicazione. Quella serie di considerazioni fatte durante la strategia portano alla definizione delle basi. Nel piano editoriale vengono inserite tutte le attività di comunicazione (on line e offline), il target, il tone of voice, i punti di forza, le vostre caratteristiche di unicità.
Il calendario editoriale, invece, è un vero e proprio calendario e, se fatto bene, può essere il vostro più valido alleato.
Nel calendario editoriale ci sarà la pianificazione di tutto l’anno, che vi aiuterà a non rimanere impantanate dopo le prime due settimane. Ci saranno gli argomenti (ben definiti nel Piano editoriale), le scadenze, i punti fermi.
Le festività nazionali o internazionali, ad esempio, sono ottimi spunti per comunicare il nostro prodotto o servizio in un momento in cui l’attenzione dei nostri potenziali clienti è focalizzata su un determinato argomento. Sapere in anticipo quando ci saranno degli appuntamenti improrogabili (festività nazionali o religiose, come ad esempio la Pasqua) ci permetterà di non dover stravolgere i piani della comunicazione e, al contrario, di sfruttare al meglio la ricorrenza. Ponti e periodi di vacanza previsti dalla programmazione ci permetteranno di anticipare determinate azioni e non perdere opportunità.
Immaginiamo, ad esempio, che la Pasqua cada al 15 di aprile. Se avete inserito nel vostro piano di comunicazione una serie di comunicati stampa per presentare il vostro prodotto o servizio ai giornali cartacei, avrete previsto l’invio per i mensili un mese e mezzo prima, per i settimanali quindici giorni prima, per i quotidiani una settimana prima. Una festività a metà mese porterà una probabile chiusura di mensili e settimanali in anticipo, richiedendo l’invio dei comunicati con tempi differenti rispetto ai mesi ‘standard’.
Ecco che il calendario editoriale diventa la salvezza. Pianificazione, appunto.
Articolo scritto da Sabrina Antenucci, speaker congresso DonnaON 2019
