da Carina Fisicaro | Nov 25, 2019 | DonnaON, DonnaON PRO, News dal Blog
George Eliot scriveva a fine Ottocento: “Non è mai troppo tardi per diventare la persona che avreste voluto essere”. In realtà il suo nome era Mary Ann Evans ed è stata una delle più famose e amate autrici dell’epoca vittoriana.
Perché vi racconto questo? Perché oggi per fortuna non è più necessario utilizzare uno pseudonimo maschile per farsi strada a livello professionale nel mondo del lavoro. Va però detto che alcuni ambiti restano per noi difficili da scalare, ma le statistiche ci dicono che siamo sempre le più preparate, ci formiamo molto di più e abbiamo la capacità di gestire con maggior umanità situazioni complesse.
Questo ci fa onore, ma spesso ci sentiamo inadeguate di fronte ai colleghi uomini che – apparentemente – si dimostrano sempre sicuri di loro stessi con un Ego sconfinato.
E noi possiamo partire da qui!
Siamo più preparate e loro hanno un Ego sconfinato.
Essere freelance: questione di forma mentis
Il primo importante passo per creare o riconquistare il proprio ruolo professionale è avere consapevolezza delle proprie competenze e comprendere quali valori ci contraddistinguono e ci guidano. Potrebbe essere utile, in questo senso, rispondere a queste domande:
- Chi sono?
- Che cosa faccio?
- Per chi lo faccio?
- Come lo faccio?
- Perché lo faccio?
Le prime due domande riguardano la nostra identità e la percezione che abbiamo del nostro valore. Dalle altre risposte comprenderemo il nostro grado di consapevolezza, il cuore del progetto, la sua fattibilità, la motivazione che ci spinge.
Il freelance, lo evidenzia il termine che ci contraddistingue, è costantemente in equilibrio tra LIBERTA’, COMPETENZA E RISCHIO. Avere il giusto mindset o imparare a svilupparlo sarà il nostro primo obiettivo. Essere flessibili, determinati, proattivi, resilienti, organizzati sono solo alcune delle caratteristiche del freelance.
Come ci si arriva? Studiando ogni giorno e aggiornandosi, scegliendo i corsi giusti e le persone da seguire sul web e nella vita, frequentando gli eventi in linea con il nostro progetto.
Stabilito il punto di partenza, avremo maggior chiarezza anche sulle nostre competenze.
Come si fa un bilancio di competenze
Al di là dei test per l’autoanalisi, è essenziale che tu abbia familiarità con le tue caratteristiche personali. All’inizio puoi cominciare questo percorso da sola per iniziare a lavorare e trovare i primi clienti.
Poi, quando sarai pronta a investire su te stessa e sulla tua visione, potrai rivolgerti a un professionista di coaching per correre più veloce e mettere a punto tutti i tuoi servizi più rapidamente.
Prendi un foglio bianco per sentirti libera e sistemalo davanti a te sulla scrivania o sul tavolo della cucina. Ti ci ritrovi? Ti capita di ritagliarti uno spazio di tempo tutto tuo per riflettere la mattina, quando tutti dormono ancora o quando sono usciti di casa?
Ora scrivi di getto e in ordine sparso:
- Quali sono le caratteristiche che senti di avere e gli altri ti riconoscono?
- Quali valori ti animano? Cosa faresti sempre e non faresti mai?
- Quali sono i tuoi interessi professionali?
- Cosa ti piace maggiormente fare?
- In quali ambiti ti sai muovere con leggerezza? Dove ti senti più capace?
Scrivere ci aiuta a chiarire chi siamo oggi e come evolviamo, con le nostre sfumature, paure e punti di forza. Scrivere ci permette di stringere un patto con noi stesse per continuare a migliorare e tendere verso la persona che vogliamo diventare.
A DonnaON condivideremo ogni passaggio di questa fare iniziale per porre le basi del nostro progetto.
E ricorda: aggiornarsi sempre, arrendersi mai.
#InsiemeèMeglio
Articolo scritto da Barbara Reverberi, Speaker congresso DonnaON 2020 e selezionata per il percorso DonnaON PRO 2019/2020.

da Carina Fisicaro | Nov 21, 2019 | DonnaON, DonnaON PRO, News dal Blog
Vorresti aprire una tua attività ma hai già rinunciato in partenza perché pensi di non avere le giuste capacità? Ammiri le imprenditrici di successo ma pensi che tu non sarai mai come loro perché imprenditrici si nasce?
Se queste sono frasi che ti ripeti spesso, ho una buona notizia per te: è possibile trovare una risposta alla famosa domanda: imprenditrici si nasce o si diventa? E sai qual è? La risposta a questa domanda è che imprenditrici si può diventare, come dimostrano le tante storie di donne che sono partite da zero e che, dopo aver superato diversi ostacoli e difficoltà, sono diventate imprenditrici di successo. Mi vengono in mente le storie di imprenditrici come Oprah Winfrey, Zhang Xin e J.K. Rowling. Hai mai sentito parlare di loro? Se ancora non le conosci, ti racconto brevemente le loro storie perché sono sicura che potrai trovare nel loro percorso delle preziose fonti di ispirazione.
Le storie vere di tre imprenditrici di successo.
Oprah Winfrey, dopo un’infanzia difficile inizia ad impegnarsi negli studi e poi intraprende la carriera di giornalista televisiva, non senza ostacoli e difficoltà. Solo dopo diversi anni, Oprah inizia finalmente ad emergere come conduttrice di una propria trasmissione televisiva. Il suo show ottiene molto successo soprattutto grazie al fatto che tratta temi di interesse sociale, che coinvolgono fortemente il pubblico. Da lì inizia la scalata di Oprah al successo con un talk show rimasto seguitissimo per oltre 25 anni, che è diventato palco per ospiti illustri, mantenendo sempre l’attenzione su tematiche sociali. Attualmente Oprah è considerata una delle persone di colore più ricche e influenti al mondo. Ha un patrimonio personale di diversi bilioni di dollari e ogni anno utilizza diversi milioni di dollari per le sue attività filantropiche.
“Quando guardo al futuro è talmente splendente che mi brucia gli occhi”
Oprah Winfrey
Zhang Xin ha un’infanzia difficile, cresce con la madre e all’età di 14 anni inizia a lavorare in una fabbrica di Hong Kong, dedicandosi allo studio durante la notte. Grazie alla sua determinazione e alla sua perseveranza, riesce a mettere da parte i risparmi che le consentono di traferirsi in Inghilterra, dove consegue dapprima la laurea in economia e poi un master a Cambridge. Dopo gli studi ritorna a Pechino e, insieme al marito, fonda la società immobiliare “Soho Cina”. Da quel momento inizia il suo percorso imprenditoriale che la porta a seguire i progetti di costruzione di centinaia edifici commerciali e residenziali in tutte le più importanti città cinesi. Oggi Zhang Xin ha creato un vero e proprio impero immobiliare e realizza progetti in collaborazione con architetti di fama internazionale. Ha un patrimonio pari a diversi miliardi di dollari si impegna in attività filantropiche e sociali, facendo cospicue donazioni per finanziare la formazione universitaria degli studenti cinesi nei migliori atenei del mondo.
“Devi amare quello che fai, ogni palazzo nuovo è come un bimbo che viene alla luce”.
Zhang Xin
J.K. Rowling è una bambina dotata di una grande fantasia e scrive delle favole per intrattenere i suoi familiari. Dopo gli studi letterari, inizia a lavorare come segretaria ma sente che quella non è la sua vita. Si trasferisce in Portogallo dove trova lavoro come insegnante di inglese. In seguito conosce quello che diventerà suo marito e dalla loro unione nasce una figlia, Jessica. Ma il matrimonio non dura e dopo il divorzio inizia un periodo buio, di depressione e di gravi difficoltà economiche. Si trasferisce in Scozia, dove insegna francese e inizia a scrivere “Harry Potter e la pietra filosofale”. Bussa alle porte di molti editori ma riceve numerosi rifiuti fino a quando non riesce finalmente a trovare un editore interessato. Dà li è iniziato il suo straordinario successo editoriale che la porta ad essere oggi una scrittrice plurimiliardaria.
“Sono le nostre scelte che ci mostrano chi siamo veramente, molto più delle nostre abilità”.
J.K. Rowling
Uno dei segreti per il successo è sviluppare la giusta mentalità.
Queste tre donne che hanno creato il loro successo da zero, superando ostacoli e difficoltà senza arrendersi, dimostrano che imprenditrici si può diventare. A questo punto quello che può essere utile per te è capire quali sono stati i segreti del loro successo, oltre alla grande perseveranza che tutte e tre hanno dimostrato.
Ci sono certamente dei segreti per diventare un’imprenditrice di successo e uno dei più importanti voglio svelartelo proprio oggi: una delle chiavi per costruire un’attività di successo è sviluppare la giusta mentalità. E’ quella che viene chiamata la mentalità imprenditoriale. La mente imprenditoriale ha delle caratteristiche ben precise, che possono essere scoperte e allenate. Hai capito bene: anche tu, con il giusto allenamento, puoi acquisire una mentalità vincente, che ti aiuterà a realizzare i tuoi obiettivi personali e professionali, mettendo il turbo alla tua vita e alla tua attività.
Se vuoi scoprire quali sono gli 8 elementi che costituiscono la mentalità imprenditoriale e capire come allenarla per raggiungere il successo che meriti, ti aspettiamo il 6-7-8 marzo 2020 a DonnaON, un evento interamente dedicato alle donne, dove ti parlerò di “Mentalità imprenditoriale: come allenarla per raggiungere il successo nella vita e nel business”.
Articolo scritto da Miriam Bruera, Speaker congresso DonnaON 2020 e selezionata per il percorso DonnaON PRO 2019/2020.

da Carina Fisicaro | Nov 20, 2019 | DonnaON, DonnaON PRO, News dal Blog
Quante volte prese dallo sconforto nel nostro ambiente di lavoro
ci è frullata in testa l’idea di mettersi in proprio?
Si sa, quando siamo alle dipendenze di qualcuno molto spesso ci sentiamo sottovalutate, sottopagate per la mansione che ricopriamo oppure non ci troviamo in linea con i valori dell’azienda per la quale lavoriamo.
Quando accade questo un grande senso di frustrazione e di insoddisfazione balena all’orizzonte e non è infrequente pensare di crearsi un’attività propria nella quale mettere a frutto le nostre esperienze accumulate in anni di lavoro, convinte che basti questo per avviare una attività di successo.
Siamo certe che se sappiamo fare bene quella data cosa all’interno di un’azienda nella quale siamo dipendenti basti semplicemente aprirsi la propria partita iva per veder arrivare i soldi a palate dato che tutti sicuramente continueranno a cercare noi.
Ma sei sicura che questo basti?
Essere delle eccellenti professioniste, saper svolgere al meglio un certo tipo di lavoro (manuale o concettuale che sia) non fa di noi delle imprenditrici di successo.
Bisogna infatti sapere che dietro ad una azienda di successo grande o piccola c’è sempre un imprenditore che ha saputo mettere insieme una serie di competenze ma anche un modello di organizzazione tale che faccia in modo di rendere la propria attività proficua e in grado di generare ricchezza.
Purtroppo queste istruzioni non ci vengono insegnate a scuola e quindi spesso accade che anche se sei dotata di tutta la buona volontà rischi di andare a sbattere contro un muro fatto di burocrazia, regole e sanzioni.
Voglio tranquillizzarti, anche tu puoi essere una imprenditrice di successo se saprai organizzare la tua azienda attraverso pochi semplici passi da fare uno dopo l’altro ma con fermezza e io sono qui per aiutarti in questo.
La parola d’ordine per realizzare il business dei propri sogni è fare, ma con intelligenza e metodo!
Articolo scritto da Sabrina Brunelli, Speaker congresso DonnaON 2020 e selezionata per il percorso DonnaON PRO 2019/2020.

da Carina Fisicaro | Nov 17, 2019 | DonnaON, DonnaON PRO, Team
La Mappa Mentale è una rappresentazione grafica del nostro pensiero.
Serve ad aiutare la mente a elaborare concetti in modo creativo, personalizzato e divertente.
Stimola la memoria, l’apprendimento, la pianificazione e la capacità di analisi.
Attiva nuove intuizioni e connessioni.
Attraverso le immagini possiamo esprimere qualsiasi tipo di informazione, o insieme di concetti chiave, che vogliamo comprendere o elaborare. Pertanto, per costruire una mappa mentale, è necessario associare una parola chiave ad una immagine di riferimento. In questo modo, per la nostra mente, la mappa apparirà chiara, accattivante e semplice da ricordare. Sarà intuitivo, poi, per il nostro cervello, elaborare i concetti e, se necessario farli emergere, basterà solamente e semplicemente accedere alla nostra proprietà di linguaggio e capacità di comunicazione.
Per creare una mappa mentale funzionale non è necessario essere artisti o abili disegnatori. Ci sono però alcune importanti regole da seguire per poter facilmente trattenere e organizzare le informazioni secondo una gerarchia funzionale.
Spesso è facile confondere le Mappe Mentali con le mappe concettuali che, in sostanza, sono strumenti tra loro molto diversi. Cerchiamo di capirne le differenze.
Una mappa concettuale è comunque un valido alleato per lo studio. È un insieme di parole chiave collegate tra loro da linee che si basano direttamente sui significati delle parole chiave stesse che fungono da semplificazione concettuale. In pratica la semplificazione concettuale della parola chiave dovrebbe far emergere argomenti e significati più ampi.
Di fatto però, proprio per la loro struttura e le loro caratteristiche intrinseche, le mappe concettuali sono difficili da memorizzare perché sono tutte molto simili, per la loro struttura grafica, di conseguenza la nostra mente si può facilmente confondere.
Al contrario, le mappe mentali stimolano la creatività e, grazie ai colori e alla manualità, evocano le emozioni che sono gli elementi fondamentali per la memorizzazione. In aggiunta la struttura segue una precisa gerarchia e così, per la mente, è più semplice associare i concetti, organizzare le idee e avere una visione d’insieme.
Articolo scritto da Elisa Marigo, Speaker congresso DonnaON 2020 e selezionata per il percorso DonnaON PRO 2019/2020.

da Carina Fisicaro | Feb 11, 2019 | DonnaON, News dal Blog
Queste sono le chiavi che ti servono per applicare il neuromarketing nel tuo business attraverso il copywriting:
1. Scopri quali emozioni o istinti coprono il tuo prodotto.
Chiediti come vuoi che il tuo cliente si senta al momento dell’acquisto e focalizzi i tuoi testi in quella direzione.
Ad esempio:
Un gelato può darti piacere o felicità, ma anche trasmettere una ribellione in un bambino o sentirsi tribù a una banda.
Alcune auto ispirano potere, dominio e riconoscimento sociale, mentre altre suggeriscono sicurezza, famiglia o libertà.
Il corso di copywriting che lancerò tra qualche mese fornirà risultati, controllo, autonomia e soddisfazione.
Per trovare il “codice rettile” del tuo prodotto, come lo chiama Jürgen Klaric, devi studiare il tuo cliente.
Ascolta le loro paure e desideri.
Quando conosci a fondo le sue esigenze, capirai quale vuoto riempie il tuo prodotto e quali emozioni hai bisogno di risvegliare attraverso le parole.
Non vendi un prodotto, offre l’esperienza.
2. Tratta il tuo cliente come vuoi che ti trattino.
Se entrando in un negozio sei accolti con un grande sorriso, senza opprimerti ma offrendoti aiuto se hai bisogno di qualcosa, hanno vinto la metà l’acquisto, non è vero?
Ma come entrare in empatia con il tuo cliente attraverso la rete?
Applica questi trucchi:
- Usa espressioni familiari per il tuo lettore.
- Scrivi frasi brevi, chiare e di facile lettura.
- Leggi ad alta voce e assicurati che il suono del testo sia piacevole.
- Anche se devi toccare i punti dolenti, ricorda di terminare sempre in positivo.
- Evita di giudicare, usa un vocabolario ispiratore ed evita la parola NO.
In breve, sorridi ai tuoi clienti attraverso le parole.
3. Non vendere, falli comprare.
Riconoscilo, non ti piace essere venduto, e meno se è in modo aggressivo.
Se vuoi che il tuo cliente desideri acquistare il tuo prodotto o servizio, applica il triangolo decisionale:

Qui ti spiegherò come puoi applicare il triangolo del processo decisionale nel tuo business:
Come attirare l’attenzione con il copywriting?
Seduci il cervello rettiliano:
- Usa un design accattivante, con movimento o immagini suggestive.
- Se c’è una persona nella fotografia, dirige il suo sguardo verso il messaggio principale.
- Parla di te e chiamalo per nome se è possibile (in caso di email marketing).
- Scrivi titoli di impatto che rimuovono i loro istinti più profondi.
Come generare emozioni con il copywriting?
Conquista il sistema limbico:
- Approfitta del potere dei verbi d’azione in luoghi strategici.
- Usa lo storytelling e fai in modo che il lettore si senta riflesso nella storia o si identifichi con te.
- Invitali a sognare, lascia che immaginino cosa sentiranno grazie al tuo prodotto o digli come i tuoi servizi soddisfano un bisogno nelle loro vite.
Come convincerli a non dimenticarti con il copywriting?
Vinci la loro fiducia, il loro lato più razionale:
Condividi le tue conoscenze altruisticamente senza aspettarti nulla in cambio. Sii generoso, sincero e autentico.
Solo così diventerai un riferimento nella mente dei tuoi lettori.
In questo modo, quando hanno bisogno di aiuto, prodotti o servizi correlati al tuo campo, sarai la prima persona a cui penseranno consapevolmente.
Senza dubbio, verranno da te per trovare la soluzione ai loro problemi.
E così, invece di venderli, li farai comprare da te.
Ora che sai che cosa sono i neurovendite e come applicarli ai tuoi testi attraverso il copywriting emotivo, hai solo l’ultimo passaggio:
Applicare, praticare, migliorare.
Ricorda che se usi empatia e approfondisci il tuo lato più limbico e rettiliano, sarai in grado di metterti in contatto con i desideri, le paure e le aspirazioni del tuo cliente.
Apri la tua mente. Le tue 3 menti. 😉
E scrivi sempre per conquistare.
Articolo scritto da Rosa Morel, speaker congresso DonnaON 2019
